Da parte mia, oltre a seguire ciò che faceva la Fondazione, ho continuato il mio percorso di formazione in materia di accessibilità: ho seguito un Master sul Turismo Accessibile presso il Museo Omero di Ancona, mi sono specializzata come Disability Manager presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e attualmente sto seguendo la terza edizione del corso 'Senza barriere' organizzato dalla Confartigianato di Lucca.
Quest'ultimo corso prevede anche un modulo dedicato al turismo accessibile e ritengo che possa completare la mia formazione anche perchè i partecipanti sono tutti esperti della progettazione quindi possono fornirmi una serie di informazioni tecniche che ovviamente non posseggo, così come io spero di poter essere utile sulle tematiche del turismo.Nell'ambito del corso, oggi abbiamo effettuato una visita all'Orto Botanico di Lucca che ha di recente inaugurato un percorso accessibile a ipovedenti e a non vedenti che è estremamente interessante per tutti. Questo percorso può essere fatto in autonomia mentre, data la conformazione del sito, il resto della visita necessita un accompagnatore: spesso, nell'affrontare le barriere, ci scontriamo con strutture storiche, antiche o protette che non ne permettono l'abbattimento totale. Parimenti i camminamenti, essendo ricoperti da ghiaietto, permettono l'accesso alle sedie a rotelle con molta fatica.
Però oggi abbiamo avuto la dimostrazione che, laddove ci sono persone straordinarie e combattive, è possibile restituire autonomia e dignità: l'Associazione Paraplegici di Livorno è venuta a trovarci all'Orto Botanico e ci ha portato un esemplare di Genny ovvero una sedia a rotelle che funziona come un segway, che offre grande libertà e autonomia e permette di superare senza fatica ostacoli come le pendenze (salite e discese) e il ghiaietto dei sentieri.Per ora inserisco alcune foto scattate all'Orto Botanico e appena possibile voglio andare a vedere il 'Nerissimo' di cui ci hanno parlato, un camper attrezzato, e gli altri veicoli che possono essere noleggiati anche per fare turismo, ovvero per garantire la fruizione di qualcosa di semplice, ma che a volte diventa molto complicato.
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