ROMA, 10 febbraio - Continuano a scendere i visitatori nei musei e nelle aree archeologiche. Infatti, secondo l'ultimo report della Direzione Generale gli Affari generali del Mibac, riferito a novembre, i visitatori sono scesi del 2,70% e gli incassi del 7,19% rispetto all'analogo mese dell'anno precedente.
La Toscana, che nel 2008 ha registrato 5.255.065 visitatori, è scesa nel 2009 a 4.973.764.
Il Lazio da 11.538.047 a 11.018.423; la Lombardia da 1.229.938 a 1.367.638; il Veneto da 923.556 a 879.770. Solo per citarne alcune.
''Questo significa che la crisi coinvolge il turismo domestico, ma anche quello degli stranieri - sottolinea il segretario generale della Uil Beni culturali, Gianfranco Cerasoli -. Occorre rivedere la politica degli ingressi e dei costi per evitare che una famiglia di 4 persone non debba spendere meno di 48 euro per visitare un museo o un area archeologica. E' necessario incrementare gli orari dei musei e aree archeologiche anticipando gli orari di apertura come avviene già in taluni siti, realizzando aperture straordinarie poiché tutti gli indicatori ci dicono che i giovani, secondo una indagine del Cnr, sono interessati, in alternativa ai pub, a visitare i musei in orari notturni ma questi devono avere orari flessibili con l'organizzazione di mostre ed eventi destinati alla loro età''.
''Le strutture museali - continua il sindacalista - per richiamare l'attenzione dei potenziali visitatori dovrebbero offrire biglietti e offerte culturali a costi differenziati tra i diversi periodi, sul modello di quanto avviene ad esempio per il turismo culturale che vede prezzi più bassi di alberghi e trasporti in determinati periodi dell'anno quasi con un sistema last minute. Quindi non più biglietti a costo fisso - conclude - ma biglietti diversificati in base a giorni, orari e affluenza sino a prevedere periodi di gratuità ad esempio nel periodo che va da novembre a marzo di ciascun anno''.
Mi sento di aggiungere che non è solo una questione di orari o costi: molti musei sono criptici, poco accessibili e per niente interattivi e la maggior parte delle aree archeologiche sono abbandonate a se stesse e prive di qualunque supporto didattico o informativo. :(((
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